Oggi termina la missione di MESSENGER

MESSENGER_Patch_original_highqualityOggi si conclude la missione della prima sonda spaziale in assoluto ad orbitare intorno a Mercurio ed a studiarlo con incredibile dettaglio trasformando completamente le nostre conoscenze del pianeta più interno del Sistema Solare. Dopo più di quattro anni di missione, con il propellente quasi esaurito, la sonda MESSENGER soccomberà oggi 30 Aprile alla forza combinata della gravità del Sole e di Mercurio.

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Tutto ha una fine, prima o poi, ma quando si tratta di una missione deep-space, c’è sempre un aspetto emotivo legato al lavoro di squadra che ha caratterizzato la sua evoluzione. Ci sono persone che l’hanno progettato, accettando sfide tecniche che devono essere superate con ingegno e compromessi, e la cui saggezza è stata dimostrata, o persino vendicata,  durante la missione. Ci sono le persone che la gestiscono, il team di controllo di volo, il cui compito è quello di operare remotamente la sonda, con orari e tempistiche dettati dalla meccanica di volo (e non dal contratto di lavoro), rimanendo sempre pronti per un inaspettato glitch, o problema, o guasto, e rispettando sempre il requisito di utilizzare il più possibile le risorse a bordo. E poi c’è la comunità scientifica, che si è costituita al momento della proposta della missione, sostenendo la ragione d’essere della missione, e che ha dovuto definire ogni giorno della stessa obiettivi, studi e analisi, approfittando di ogni minuto di questo sensore controllato remotamente.

Quindi la fine della missione ha uno speciale significato emotivo per tutte le persone coinvolte, anche perché i membri di ognuno del gruppi saranno ora dispersi in altri progetti, missioni e avventure. È una grande comunità che improvvisamente deve separarsi, bruscamente, perché le operazioni scientifiche terminano subito dopo aver raccolto l’ultima immagini, l’ultima misurazione, l’ultima programmazione della sonda, predestinata all’inevitabile, anche se ancora perfettamente funzionante.

La missione MESSENGER ha rilasciato questa dichiarazione:

“Il 30 Aprile questa regione della superficie di Mercurio avrà un nuovo cratere! Viaggiamo a 3.91 km/s (oltre 8700 miglia all’ora). La sonda MESSENGER colliderà con la superficie di Mercurio creando un cratere di raggio stimato 16 metri (52 piedi)”.

Sarà solo un altro cratere sulla superficie di Mercurio, ma conterrà hardware progettato, costruito e comandato dalla Terra, il primo ad aver visitato uno dei luoghi più proibitivi del Sistema Solare. Per questo deve essere segnato come un punto speciale dulle mappe di Mercurio, mappe che, grazie a MESSENGER, ora possiamo disegnare nel dettaglio.

Riferimenti:

http://messenger.jhuapl.edu

Traduzione dall’inglese di Francesca Ingiosi.