Visita alla sede della BIS a Londra

Lo scorso 28 Maggio un gruppo di soci ha intrapreso il primo viaggio a Londra da quando BIS-Italia è stata stabilita. Un’occasione unica per incontrare nella nostra nuova veste altri soci della BIS, esplorare la sede storica, tenere una conferenza e visitare altri due luoghi di particolare interesse: l’Imperial War Museum a Duxford ed il Science Museum a Londra.

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La visita alla sede della BIS ha avuto come fulcro la presentazione del nostro socio Valerio Poggiali riguardo la missione Cassini, in orbita intorno a Saturno dal 2004, ed in particolare ad alcuni risultati delle sue ricerche effettuate presso il Laboratorio Radar del DIET dell’Università “Sapienza” di Roma. Per l’occasione siamo stati ricevuti da Colin Philp, in rappresentanza del Consiglio della BIS (Alistair Scott, il Presidente, si trovava purtroppo all’estero), e dal Steve Salmon, un grande amico di BIS-Italia. Lo staff della Sede, Suszann Parry e Mary Todd, hanno collaborato alla nostra visita e si sono prodigate per farci sentire il più possibile a casa.

IFDopo un breve, ma sostanzioso, rinfresco, siamo stati guidati nella visita alla storica biblioteca della BIS. Nella sala abbiamo potuto ammirare l’incredibile collezione che rende la visita alla Sede della BIS un’occasione di continue esplorazioni ed approfondimenti, magari intrattenendosi a discutere con i visitatori occasionali che nelle sere delle conferenza non mancano mai. La biblioteca della BIS è una delle grandi ricchezze dell’Associazione ed è disponibile a tutti i membri. Essa contiene non solo opere di altissimo valore, conservate in una saletta separata, ma anche collezioni complete di documenti della NASA, dai rapporti tecnici, a documenti dei vari programmi.

IFLa visita è poi proseguita poi nella sala del Consiglio della BIS, adornata degli originali delle stampe di R. A. Smith, uno dei grandi autori che interpretava i progetti originali che hanno caratterizzato l’epoca pionieristica dell’astronautica di cui la BIS è stata il primo grande protagonista mondiale.

La serata è dunque proseguita con la conferenza di Valerio che partendo da Galileo e dalle osservazioni di Cassini e Huygens, è arrivato a descrivere la storia della missione dedicata ai due grandi studiosi di Saturno. In particolare è stata descritta la partecipazione italiana al programma, un impegno che per la nostra nazione è stato particolarmente importante e che continua a portare incredibili risultati. Tra questi anche quelli del gruppo in cui lavora Valerio protagonista non solo di studi sulle dune di Titano (importanti per la comprensione del clima su questa Luna grande quasi quanto Marte), ma soprattutto nella recente misura della profondità di alcuni dei laghi di idrocarburi dell’emisfero nord, un risultato eccezionale che ha conquistato il mondo scientifico internazionale per le sue implicazioni. La sera è poi terminata con un brindisi in onore di BIS-Italia e la successiva trasferta al ristorante luogo tipico dei “post-conferences” della BIS.

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IFIl giorno successivo, grazie alla disponibilità di David Baker, accompagnato dalla moglie Anne, abbiamo visitato i musei aeronautici della RAF e dell’USAF a Duxford. “Visitato” è forse un’esagerazione perché la dimensione del tutto richiederebbe una settimana per una visita adeguata. Comunque, poter ammirare velivoli così vicini al mondo spaziale, come l’SR-71, il Concorde, il TSR-1, e così via, ed al tempo stesso ascoltare le incredibili avventure di David e attingere dalla sua vastissima conoscenza tecnica, ha reso la visita ancora più memorabile ed unica. Un’esperienza da ripetere.

IFIl terzo ed ultimo giorno della visita è stato effettuato l’obbligatoria visita allo Scienze Museum. La nuova sezione dedicata allo spazio ha riorganizzato la collezione ricca di tutti gli aspetti della storia dell’astronautica, incluso in un modello dell’astronave lunare della BIS. In particolare abbiamo notato la copia a grandezza naturale del Modulo Lunare, mentre abbiamo dovuto riscontrare che il Modulo di Comando dell’Apollo 10, l’iconico componente che rende la visita un vero pellegrinaggio, è stato spostato in una zona di passaggio, dopo la sezione spaziale, e per giunta allontanato dal pubblico da una barriera che una volta non era presente. E’ una situazione da correggere, come la necessità di aggiungere descrizioni e materiale accattivante relativo a questo storico esemplare dell’esplorazione umana dello spazio.

La visita di questo gruppo di soci di BIS-Italia è stata sicuramente un grande successo, e idealmente la potremmo ripetere almeno una volta l’anno. Allo stesso tempo abbiamo sensibilizzato i soci britannici sul fatto che qui in Italia ci sono tanti appassionati che sono ben disposti ad incontrare altri membri della BIS. In particolare saremmo disponibili ad assisterli nelle visite al nostro patrimonio culturale mettendoli magari anche in contatto con alcuni aspetti dello spazio in Italia. In definitiva, uno dei risultati è che sicuramente BIS-Italia è parte di una grande e solida associazione internazionale, nella quale possiamo anche contribuire attivamente.