Centrali elettriche a O, H e mondo del Sodio-Cloro

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A nord si impiantano le centrali ad elio3 e si produce una enorme quantita' di elettricita' piu' sodio (che si rende liquido diluendolo in acqua distillata) e cloro che vengono utilizzati nelle vetture a scoppio (motori a combustione interna) e producono come residuo NaCl cioe' sale. L'idrogeno e l'ossigeno vengono convogliati attraverso delle enormi tubazioni alla pressione di 70 bar Nelle restanti localita' d'Italia e vengono combusti attraverso delle potenti centrali termo-elettriche producendo elettricita' locale.


Opinioni in merito sono gradite.



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The frog

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Per le auto elettriche del Centro-Sud si usera' il metodo General Electric che prevede un liquido che si carica in un impianto stradale e poi viene travasato nel serbatoio delle vetture nello stesso tempo in cui si fa il pieno di benzina e dunque la vettura e' carica in pochi minuti. Ovviamente il liquido esausto che la vettura scarica nella prima parte dell'impianto, e cioe' in quella del caricamento, necessita di almeno un'ora di caricamento per poter essere reso disponibile come carico e travasato in un'altra vettura che lo richiede.
Si nota che cosi' non si devono usare delle batterie, inquinanti sia per la ricerca dei materiali primi, sia per l'eventuale mancato riciclo delle stesse.
Si nota infine che in questo modo si salva in piccola parte il motore a combustione interna e si da' il vero via anche alle vetture elettriche.



Opinioni in merito restano gradite.


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The frog

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Inoltre ogni gruppo automobilistico dovra' avere due engineering, uno per il mondo del sodio-cloro ed uno per il mondo dell'elettrico; con in piu' un engineering di convergenza nel lungo lasso di tempo per i vari modelli prodotti che saranno con medesimo telaio ma con alimentazione differente.
Evviva gli engineering.



Opinioni in merito restano gradite.


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The frog

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Infine si nota che per le vetture a Sodio-Cloro che il cloro e' liquido, ma forse il sodio e' solido, allora si diluisce il sodio in acqua distillata (o forse non si estrae direttamente dal liquido di elettrolisi) e, dato che il prodotto della reazione e' NaCl ci vogliono un numero di moli di Sodio e di Cloro pari a un multiplo esatto del loro peso molare.
C'e' da dire che il Sodio-Cloro fabbricato attraverso l'elettrolisi, energeticamente conta dal 6% al 9% del prodotto Ossigeno-Idrogeno. Ma va da se che un mercato del 9% non puo' essere trascurato.



Opinioni in merito restano gradite.




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The frog

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Pero' si nota che le elettriche, per chi la usa di rado, potrebbero scaricare il liquido carico. Allora, anche nelle regioni del centro e del sud si utilizza il metodo Sodio-Cloro, con pochi impianti di caricamento che servono solamente per coloro che comperano una vettura per utilizzarla raramente. Ovviamente, la percentuale di vetture al cloro-sodio non e' piu' quella suddetta, ma aumenta un po'.
Ancora per le vetture elettriche serve un anticongelante di inverno. Questo perche' con il freddo il liquido carico potrebbe congelarsi e scaricarsi velocemente.


Opinioni in merito restano gradite.


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The frog

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Tutto questo perche' l'energia chimica, una volta stoccata senza perdite, non si degrada laddove l'energia elettrica degrada nel tempo, specialmente in condizioni di freddo-umido.


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The frog

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Allora il cloro e' liquido a tutte le temperature terrestri. Il sodio invece e' solido fino a una temperatura di 98° centigradi. Allora si scioglie il sodio in acqua distillata, facendo un composto e non un miscuglio. Ove non si riuscisse a fare un composto, si versa un acido che diluisce forzatamente il sodio nell'acqua distillata. Va ricordato che per non far solidificare il fluido acqua/sodio con le basse temperature si mette anche un anticongelante, eventualmente acido, cosi' si prendono due piccioni con una fava.
Tuttavia deve essere un acido che diventa neutro (PH 7) alle alte temperature, cioe' quelle di combustione, che altrimenti al posto dell'anidride carbonica abbiamo acidi. Oppure, in fase di aspirazione, si versa una base nel condotto di aspirazione in modo da neutralizzare l'acido, eppero' poi serve un certo serbatoio pure per la base e gia' cosi' abbiamo per il mondo del sodio-cloro due serbatoi al posto di uno.


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The frog

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Per quello che riguarda il bilanciamento energetico della fusione sodio-cloro, siamo abbastanza a posto, infatti siamo a 259Kwh per metro cubo, quindi sotto il livello del benzene con l'ossigeno, ma abbastanza per far andare un'auto non troppo pesante.


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The frog

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ERRATA CORRIGE:

Allora il cloro e' liquido da -100° a -39° centigradi, temperatura a cui evapora. Dunque eccetto ai poli, in cui e' liquido, esso e' gassoso e come gas puo' essere immesso nella camera di scoppio.


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The frog

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IL MONDO DEL SODIO-CLORO NON SI PUO' FARE, A CAUSA DELLE TEMPERATURE IN CUI DOVREBBERO COESISTERE. dunque addio al motore a scoppio e si fa tutto elettrico, con elettrico diretto nei pressi della centrale ad elio3 e con elettrico ricavato da idrogeno-ossigeno lontano dalla centrale.
Oltretutto il sodio non e' diluibile in acqua a meno di avere reazioni chimiche che lo portano a essere anche esplosivo.


Regards,
The frog