BIS-Italia alla Notte Bianca del Viscontino

BIS-Italia ha partecipato con alcune sue attività, ed un progetto, alla Notte Bianca organizzata dall’I.C. Visconti nel cuore di Roma ed in particolare nei cinque plessi della struttura scolastica. I nostri soci sono stati attivi presso il plesso di Palazzo Ceva, con l’incomparabile vista sopra i Mercati di Traiano, e presso il plesso Gianturco accanto al Pantheon. Durante l’apertura della scuola, studenti, familiari e passanti hanno potuto visitare l’istituto e conoscere vari aspetti inclusi il nostro contributo in termini di educazione spaziale ed orientamento alle facoltà tecnico-scientifiche.

La partecipazione è stata fatta come al solito in forma di volontariato e esemplifica la nostra collaborazione con istituti che apprezzano la possibilità di fare un’educazione diversa. Non si può vivere solo di educazione umanistica fine a sè stessa ed è importante dare il giusto ruolo anche alle materie tecniche e scientifiche che, a dispetto di quanto sembri, offrono anche molti spunti per il ramo umanistico della cultura. I giovani sono poi ovviamente attratti da queste materie e non vanno scoraggiati, come purtroppo si fa troppo facilmente, ma invece incentivati nell’affrontarle. Questo è il nostro obiettivo. Segue un breve resoconto della serata.

Le foto verranno aggiunte nel prossimo aggiornamento di questo articolo.


Notte Bianca al Palazzo Ceva

Resoconto di Francesca Ingiosi, con la partecipazione di Tommaso Pino.

L’Istituto Comprensivo Visconti (elementari e medie), distribuito in cinque plessi nel cuore della Capitale, ha invitato BIS-Italia a partecipare alla Notte Bianca del Viscontino contribuendo all’offerta al pubblico con alcune delle proprie attività ed illustrare degli aspetti inerenti al campo spaziale ai partecipanti all’evento. La partecipazione quest’anno si è estesa al plesso di Palazzo Ceva ed al plesso del Palazzo Gianturco.

A Palazzo Ceva, divisi su due aule dell’Istituto, i nostri soci hanno avuto modo di organizzare le proprie attività in due ambiti: uno più vicino alle missioni spaziali ed un altro più vicino alla didattica. Nell’aula LIM, dotata dunque di lavagna elettronica, è stato messo a disposizione il simulatore di Modulo Lunare ed oltre ad offrire la possibilità di utilizzarlo per provare le fasi finali dell’atterraggio dell’Apollo 11, sono stati illustrati agli interessati alcuni aspetti del programma lunare Apollo. Nella stessa aula è stato inoltre presentato, anche per mezzo di una dimostrazione pratica, il Rover Educativo realizzato dalla nostra sezione della BIS. La dimostrazione era preceduta da una breve presentazione con l’intento di illustrare la caratteristiche di un sistema spaziale, come il Rover, per l’esplorazione del Sistema Solare.

Il secondo gruppo di soci, presso l’aula di informatica, ha presentato da un punto di vista didattico sia il razzomodellismo, sia un progetto realizzato dagli studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma.
per il primo si sono illustrati agli studenti diversi modelli di razzi amatoriali, il loro principio di funzionamento e le loro analogie con il mondo dei lanciatori moderni, spiegando in modo elementare alcune basi della fisica. L’hobby del razzomodellismo è un hobby sicuro grazie alla disponibilità di economici motori usa e getta perfettamente calibrati.

Il progetto universitario, invece, è stato presentato dai ragazzi dell’Università Sapienza che l’hanno realizzato, e che fanno anche parte del Sapienza Space Team (un gruppo all’interno dell’associazione universitaria SASA – AIAA). Il progetto, denominato CanSat, simula il rientro in bassa atmosfera di un satellite e, con descrivendone le caratteristiche, sono state illustrate agli studenti tutte le problematiche riguardanti la protezione dei carichi utili e dell’invio di telemetria durante la discesa dopo il rilascio da un razzo a pochi kilometri di quota.

Chi ha assistito alle varie attività, soprattutto studenti, si sono dimostrati interessati e partecipi, rivolgendo numerose domande ai nostri soci, spesso cominciando vere e proprie discussioni sugli argomenti loro illustrati, indice della grande curiosità suscitata dai progetti. Alcuni si sono mostrati così colpiti da non voler più andare via, rimanendo a conversare con i ragazzi e chiedendo informazioni su come entrare nel mondo dello spazio, cercando di convincere i genitori a rimanere nelle aule fino oltre l’orario della fine dell’evento. Uno studente ha dichiarato: “Vorrei fare la tesina sui razzi dopo questa esperienza.” Riscontri postivi si sono avuti anche dagli insegnanti e dai genitori che oltre ad essere molto attratti dalle attività, hanno anche espresso commenti molto positivi sulla disponibilità degli associati e sull’organizzazione della serata.

Il tutto accompagnato da ottima musica, grazie al pianoforte sistemato all’esterno dell’aula informatica che alcuni insegnanti e studenti si sono divertiti a suonare, e da ottimo cibo, grazie ai “buffet” offerti dai genitori degli studenti, che hanno reso la serata ancora più gioviale e coinvolgente. La scuola va intesa come una risorsa della comunità e come tale deve essere partecipata e resa pubblica anche con attività educative, didattiche e culturali. Potrebbe diventare un’agorà del futuro, dove ci si incontra per conoscere oltre i limiti dei libri di testo.

Notte Bianca al Palazzo Gianturco

Resoconto di Carlo Zammit.

Sulla terrazza della sede di via Palombella, con vista sul Pantheon, si è svolta la parte della Notte Bianca dedicata all’osservazione degli astri, con annessa esposizione degli strumenti astronomici realizzati in collaborazione tra BIS-Italia e StarLight.

Questo aspetto della Notte Bianca è legato al progetto astronomico tenuto dalla Maestra Marzia Spinelli e dalle sue fantastiche colleghe del plesso Gianturco, e realizzato in collaborazione con Starlight – Un Planetario tra le Dita, nella persona di Simonetta Ercoli e di BIS-Italia, che ha contribuito a realizzare degli strumenti per un giardino astronomico diurno.

Poichè la manifestazione si è svolta a cavallo del tramonto si è potuto presentare e sfruttare sia gli strumenti solari che quelli stellari. Alunni e genitori hanno potuto così osservare il Sole e la sua corona con un telescopio solare e calcolarne l’altezza sull’orizzonte grazie ai plinti di Tolomeo e agli scafe, nonché controllare l’ora esatta sulla bellissima meridiana disegnata da Tonino Tasselli, un artista nell’arte della gnomonica, altro contributore volontario al progetto astronomico di quest’anno scolastico.

Poco prima del calar del sole, grazie ai telescopi della scuola e quelli forniti da alcuni ospiti si è cominciata l’osservazione di Venere e più avanti di Giove con alcuni dei suoi satelliti ben visibili. A notte inoltrata la “stella” è stata Saturno, con i suoi anelli molto ben visibili anche grazie ad un cielo libero da nuvole e foschia. A conclusione dell’evento il sorgere di una luna quasi piena ha fatto formare una corposa fila ai telescopi per poterne osservare i crateri ed i mari.