BIS-Italia al Liceo Plinio Seniore di Roma

Lo scorso 17 Dicembre, abbiamo portato diverse nostre attività presso il Liceo Scientifico Statale “Plinio Seniore” di Roma, in occasione della settimana di auto-gestione della scuola.

Abbiamo diviso le attività in due gruppi: quelle più teoriche (razzi ed elettronica) in un’aula, e quelle più pratiche (simulatori) in un altra. E’ stata una buona esperienza quella di trattare solo con studenti della fascia di età delle scuole superiori perché ci ha permesso di esplorare anche un altro obiettivo che possiamo conseguire con questa forma di volontariato: quello di orientare i ragazzi verso una giusta scelta per il proprio futuro.

Molte sono state le domande relative non solo ai vari aspetti connessi con le tecnologie astronautiche presentate, ma anche a come fare ad entrare nel settore spaziale o in generale cosa vuol dire iscriversi alla facoltà di ingegneria. il fatto che tutte le nostre attività sono gestite da studenti della facoltà ha fatto sì che si potesse instaurare un dialogo diretto “da studente a studente” senza l’intermediazioni di strutture scolastiche o universitarie che non presentano mai la realtà dell’educazione in Italia.

E’ chiaro che in Italia abbiamo una profonda crisi per quanto riguarda i lavori tecnologici e scientifici, una crisi che è esacerbata dal mancato riconoscimento delle capacità individuali, oppure dalle tristi condizioni di lavoro, che forza nel menti più brillanti o più intraprendenti a uscire da nostri confini (comunque un’ottima esperienza da farsi in ogni caso). Per tutti gli altri che si affannano nel conseguire una laurea in una materia scientifica, ed in particolare in ingegneria, è evidente che senza una passione dominante è difficile che si formino dei professionisti che siano in grado di sfruttare i propri studi per intraprendere una buona carriera. C’è un’apatia diffusa tra gli studenti delle facoltà che li porta a trascurare le innumerevoli opportunità offerte dai settori tecnologici.

Possiamo combattere questa tendenza instillando nei giovani la passione per le diverse tecnologie usando l’interesse per il settore spaziale come chiave di lettura delle diverse materie. Si dimostra facilmente che qualunque disciplina tecnico-scientifica trova applicazione nel settore spaziale (ed aerospaziale in generale), ma a quanto pare questo messaggio non è chiaro agli studenti. Finchè si continua a celebrare la figura dell’astronauta (una persona eccezionale fisicamente e mentalmente in grado di imparare qualsiasi cosa senza diventarne necessariamente un esperto) si fallirà nel comunicare che l’avventura spaziale è in realtà resa possibile da migliaia di persone normali che fanno gli ingegneri, i tecnici, gli scienziati, i ricercatori, e persino coprono figure amministrative e gestionali.

Chiunque può lavorare nel settore spaziale. basta dirglielo chiaramente, e indirizzarli correttamente.