50-mo anniversario del primo volo Gemini

Gemini6Articolo aggiornato!

Oggi ricorre il 50° anniversario del lancio della prima missione Gemini con equipaggio, Gemini 3, pilotata da Gus Grissom e John Young.

Il programma Gemini è stato fondamentale non solo per la conquista della Luna, ma per stabilire metodi, tecnologie e procedure per tutti i voli umani che lo hanno seguito.

Purtroppo non viene spesso ricordato come si deve, schiacciato tra il programma Mercury ed il programma Apollo, ma i suoi successi sono stati entusiasmanti. Vi rimandiamo a questo articolo sul sito inglese dell’associazione in attesa di ulteriori informazioni alle quali stiamo lavorando.


Aggiornamento: Carlo Zammit ha tradotto in italiano l’articolo pubblicato sul sito inglese. Grazie!

Ricorre oggi il primo lancio con equipaggio della navicella Gemini e con questo vogliamo ricordare uno dei programmi spaziali più eccitanti mai concepiti. Lo ricordiamo non solo per perché è l’anniversario di una importante tappa fondamentale, ma anche perché secondo noi ha segnato uno dei momenti migliori dell’ingegneria aerospaziale del tempo. Era un perfetto connubio di tecnologie collaudate ed avanzate, messe insieme per rispondere a problemi pratici fino ad allora solamente discussi su carta.

Nato come passo intermedio tra Mercury e Apollo, il programma Gemini doveva stabilire la tecnologia necessaria a raggiungere la Luna e a provare la fattibilità di molti concetti nuovi, compresi quelli dell’appuntamento in orbita (‘rendezvous’) e l’aggancio tra due veicoli. E’ difficile trasmettere l’importanza di questo programma anche perché è raramente ricordato, schiacciato tra i primi passi nello spazio di Mercury e i primi passi sulla Luna di Apollo. Un’altra ragione è anche il fatto che la parte attiva del programma, le sue 10 missioni da Gemini 3 a Gemini 12, è stata completata in poco meno di due anni con un tempo medio tra due lanci inferiore ad uno ogni due mesi (una cosa oggi impensabile). Già solo questo fatto dovrebbe promuovere un forte interesse in un programma che ha costruito ed operato la prima navicella completamente manovrabile e dimostrato tecnologie chiave che sono tutt’ora chiavi di volta dei programmi spaziali di oggi.

L’anniversario di Gemini 3, missione con Gus Grissom e John Young, è un evento storico che può essere visto sia come l’inizio di un frenetico programma di volo costellato di problemi ed incognite, sia come la fine di un programma di sviluppo cominciato anni prima. Gemini era in fatti basato su tecnologie degli anni ’50, e costruito dalla stessa compagnia (McDonnell) che ha costruito il primo veicolo spaziale Americano. La compagnia diede a Jim Chamberlin, nato in Canada e educato nel Regno Unito, autorità sul progetto. Questi coraggiosamente decise che una Mercury ingrandita non andava bene, proponendo un nuovo progetto con idee radicali rispetto a ciò che si conosceva al tempo.

In definitiva l’astronave Gemini risultò una meraviglia di ingegneria dei sistemi, con una significativa divergenza dalla problematica Mercury. Può sembrare incredibile oggi, ma l’affidabilità era un problema serio a quel tempo, dato che i metodi ed i processi venivano sviluppati per la prima volta e le tecnologie venivano utilizzate senza nessuna applicazione precedente nell’ambiente spaziale.

Per queste ragioni vale la pena studiare il programma Gemini dal punto di vista sia manageriale che tecnico, considerando il contesto ingegneristico in cui si svilupparono. Regoli calcolatori, lavagne e tavoli da disegno erano gli strumenti base, mentre la vicina officina meccanica poteva costruire rapidamente parti per correggere errori di progetto, o accomodare un nuovo esperimento o un nuovo componente. Infatti non ci furono due astronavi uguali, ognuna conteneva piccole, ma importanti, differenze per soddisfare i bisogni di ogni missione.

In definitiva, l’importanza del programma Gemini non si può ignorare. Come affermato nella prefazione di “On The Shoulders Of Titans”:

I traguardi di Gemini furono molteplici. Includevano molti primati: prima manovra controllata da un astronauta nello spazio; primo rendezvous nello spazio tra un veicolo ed un’altro; primo aggancio di un veicolo con uno stadio propulsivo e utilizzo di questo stadio per trasferire uomini ad una altitudine maggiore; primo attraversamento di uomini delle fasce di Van Allen; primo volo con equipaggio durato più di una settimana; prima sosta prolungata di un uomo al di fuori della sua astronave; primo rientro controllato con atterraggio di precisione; e molti altri.

Per ricordare correttamente il programma Gemini raccomandiamo decisamente di fare riferimento alla bibliografia sotto riportata. Potete trovare questi volumi presso la biblioteca della BIS, ovviamente, ma potete anche cercarli in formato elettronico su Internet.

F. Bernardini, FBIS

Riferimenti

Hacker, Grimwood – “On The Shoulder of Titans, A History of Project Gemini”, NASA SP-4203

Various authors – “Gemini Mid-Program Conference, Including Experiment Results”, NASA SP-121

Various authors – “Gemini Summary Conference”, NASA SP-138

Gemini6 and 7